SCENA SECONDA Suona il tamburo, tutti si alzano. Giunge Belcore guidando un drappello di Soldati che rimangono schierati nel fondo. Si appressa ad Adina, la saluta e le presenta un mazzetto.
BELCORE Come Paride vezzoso Porse il pomo alla più bella, Mia diletta villanella, Io ti porgo questi fior. Ma di lui più glorïoso, Più di lui felice io sono, Poiché in premio del mio dono Ne riporto il tuo bel cor.
ADINA alle donne (È modesto il signorino!)
GIANNETTA E CORO (Sì, davvero.)
NEMORINO (Oh! mio dispetto!)
BELCORE Veggo chiaro in quel visino Ch'io fo breccia nel tuo petto. Non è cosa sorprendente; Son galante, son sergente. Non v'ha bella che resista Alla vista d'un cimiero; Cede a Marte, Dio guerriero, Fin la madre dell'Amor.