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Chi trattiene il mio furore

Compositor: Donizetti Gaetano

Ópera: Lucia di Lammermoor

Papel: Edgardo (Tenor)

Papel: Lucia (Soprano)

Papel: Alisa (Meio)

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GLI ALTRI
Oh terror!
ENRICO
Chi rattiene il mio furore,
E la man che al brando corse?
Della misera in favore
Nel mio petto un grido sorse!
È mio sangue, io l' ho tradita!
Ella sta fra morte e vita!
Ahi che spegnere non posso
Un rimorso nel mio cor!

LUCIA
Io sperai che a me la vita
Tronca avesse il mio spavento ...
Ma la morte non m'aita ...
Vivo ancor per mio tormento!
Da' miei lumi cadde il velò!
Mi tradì la terra e il cielo!
Vorrei pianger, ma non posso ...
Ah mi manca il pianto ancor!

ARTURO, RAIMONDO e CORO
Qual terribile momento!
Più formar non so parole ...
Densa nube di spavento
Par che copra i rai del sole!
Come rosa inaridita
Ella sta fra morte e vita ...
Chi per lei non è commossa
Ha di tigre in petto il cor.

ENRICO, ARTURO, CAVALIERI
T' allontana, sciagurato
O il tuo sangue fia versato ...

EDGARDO
Morirò, ma insiem col mio
Atro sange scorrerà.

RAIMONDO
Rispettate, o voi, di Dio
La tremanda Maestà.
In suo nome io vel commando,
Deponete l'ira e il brando.
Pace, pace ... egli abborrisce
L' omicida, e scritto sta:
Chi di ferro altrui ferisce,
Pur di ferro perirà.

ENRICO
Ravenswood in queste porte
Chi ti guida?

EDGARDO
La mia sorte;
Il mio dritto ... sì! Lucia
La sua fede a me giurò.

RAIMONDO
Questo amor per sempre obblia;
Ella è d' altri ...

EDGARDO
D'altri! ... ah no!

RAIMONDO
Mira.

EDGARDO
Tremi ... ti confondi!
Son tue cifre? A me rispondi:
Son tue cifre?

LUCIA
Si ...

EDGARDO
Riprendi
Il tuo pegno, infido cor.
Il mio dammi.

LUCIA
Almen ...

EDGARDO
Lo rendi
Hai tradito il crelo, e amor.
Maledetto sia l'instante
Ohe di te mi rese amante ...
Stirpe iniqua ... abbominata
Io dovea da te fuggir!
Ah di Dio la mano irata
Ti disperda ...

ENRICO ARTURO CAVALIERI
Inseno ardir ...
Esci, fuggi il furor che mi / ne accende
Solo un punto i suoi colpi sospende ...
Ma fra poco piu atroce, piú fiero
Sul tuo capo abborrito cadrà ...
Sì; la macchia d'oltraggio si nero
Col tuo sangue favata sarà.

EDGARDO
Trucidatemi, e pronubo rito
Sia la scempio d' un cor tradito ...
Del mio sangue bagnata la soglia
Dolce vista per l'empia sarà!
Calpestando l' esangue mia spoglia
All' altare più lieta ne cadrà!

LUCIA
Dio lo salva ... in si fiero momento ...
Di una misera ascolta l' accento ...
È la prece d' immenso dolore
Che più in terra speranza non ha ...
E l' estrema domanda del core,
Che sul labbro spirando mi sta!

RAIMONDO
Infelice, t' invola ... t' affretta ...
I tuoi giorni ... il suo stato rispetta.
Vivi ... e forse il tuo duolo fia spento,
Tutto è lieve all' eterna pietà
Quante volte ad un solo tormento
Mille gioje succeder non fa!



ATTO TERZO
Camera rustica