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PARTE SECONDA La prigione di Don Carlo. Un oscuro sotterraneo, nel quale sono stati gettati in fretta alcune suppellettili della Corte. In fondo cancello di ferro che separa la prigione da una corte che la domina e nella quale si veggono le guardie andare e venire. Una scalinata vi conduce da piani superiori dell'edifizio.
SCENA PRIMA Don Carlo e Rodrigo
Don Carlo è assiso, col capo nelle mani assorto nei suoi pensieri. Rodrigo entra, parla sottovoce ad alcuni uffiziali che si allontanano immediatamente. Egli contempla Don Carlo con tristezza. Questi ad un movimento di Rodrigo si scuote.
RODRIGO Son io, mio Carlo.
DON CARLO O Rodrigo, a te son Ben grato di venir di Carlo alla prigion.
RODRIGO Mio Carlo!
DON CARLO Ben tu 'l sai; m'abbandonò il vigor! D'Isabella l'amor mi tortura e m'uccide... No, valor più non ho pei viventi! Ma tu, Tu puoi salvarli ancor; oppressi non fien più.
RODRIGO Ah! noto appien ti sia l'affetto mio! Uscir tu dei da quest'orrendo avel. Felice ancora son se abbracciar te poss'io! Io ti salvai!