La Contessa, il Conte con martello e tenaglia in mano; al suo arrivo esamina tutte le porte.
IL CONTE
Tutto è come il lasciai: volete dunque
aprir voi stessa, o deggio...
LA CONTESSA
Ahimé, fermate;
e ascoltatemi un poco.
Mi credete capace
di mancar al dover?
IL CONTE
Come vi piace.
Entro quel gabinetto
chi v'è chiuso vedrò.
LA CONTESSA
Sì, lo vedrete...
Ma uditemi tranquillo.
IL CONTE
Non è dunque Susanna!
LA CONTESSA
No, ma invece è un oggetto
che ragion di sospetto
non vi deve lasciar. Per questa sera...
una burla innocente...
di far si disponeva... ed io vi giuro...
che l'onor... l'onestà...
IL CONTE
Chi è dunque! Dite...
l'ucciderò.
LA CONTESSA
Sentite!
Ah, non ho cor!
IL CONTE
Parlate.
LA CONTESSA
È un fanciullo...
IL CONTE
Un fanciul!...
LA CONTESSA
Sì... Cherubino ...
IL CONTE
(E mi farà il destino
ritrovar questo paggio in ogni loco!)
Come? Non è partito? Scellerati!
Ecco i dubbi spiegati, ecco l'imbroglio,
ecco il raggiro, onde m'avverte il foglio.
SCENA VI
La Contessa ed il Conte